I manufatti creati con il bambù sono in grado di raggiungere un tasso di produzione di CO2 negativo. Che significa? Vuol dire che l’anidride carbonica assorbita durante la crescita della pianta risulta comunque superiore a quella prodotta per la sua trasformazione in un prodotto finito.
Lo scenario attuale vede un’industria tradizionale che da sempre trasforma e produce le risorse naturali di origine fossile, ma che conosce poco o nulla su ciò che si può realizzare con una materia prima come il bambù. Negli ultimi anni sono nate, in ogni parte del mondo, start-up basate sulla ricerca e sullo sviluppo di materiali e prodotti a base di fibra vegetale. Il tema è assolutamente centrale anche nell’ambito delle ricerche universitarie e si continuano a registrare nuovi brevetti.
Molto di ciò che normalmente viene costruito con plastica, minerali e metalli, può essere realizzato sulla base di fibre vegetali.
Così, come nel settore automobilistico si sta assistendo ad un transito attraverso una fase ibrida, nella quale i motori a scoppio e quelli elettrici convivono, anche nel settore dei materiali vi sono soluzioni dove continuano ad essere presente in parte i materiali tradizionali, mentre i laboratori di R&D continuano il percorso verso produzioni totalmente sostenibili.
Costi
La questione dei costi di produzione è un falso problema. Qualsiasi forma di innovazione industriale e produttiva passa infatti attraverso una fase di ricerca e di investimenti, così come qualsiasi prodotto rivoluzionario, al momento del lancio sul mercato, non è mai immediatamente per tutti. Basti pensare ai primi computer, ai primi telefoni cellulari, oppure alle stesse automobili elettriche che, in questi primi anni di commercializzazione, hanno sempre avuto prezzi sensibilmente superiori rispetto alle equivalenti versioni a benzina o a gasolio.
Tuttavia, come abbiamo potuto constatare, ciò non ha impedito al mercato di prendere una nuova direzione e, ovviamente, chi si è saputo muovere in tempo ha acquisito vantaggi competitivi.
Il programma Prosperity Bamboo prevede, nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di materiali, la possibilità, per l’industria partner, di avviare una possibile sinergia con settori industriali diversi. Grazie ad un Comitato Scientifico e ad un Centro di Ricerca condiviso, la ricerca, i test, le informazioni, le prototipazioni che vengono fatte per la produzione di un dato prodotto, possono andare anche a beneficio di altri partner che producono prodotti diversi ma utilizzando materiali simili.
È facile intuire come, attraverso la condivisione delle risorse e delle informazioni tra industrie di settori diversi, si generino notevoli vantaggi e una rete di nuove opportunità per tutti i partner coinvolti.
Sinergie tra industria e agricoltura
Evidenziamo di seguito come sia proprio l’industria ad avere ottimi motivi per investire direttamente nell’agricoltura.
Costi di produzione
Diventando auto-produttrice della propria materia prima, l’industria ha certamente un maggiore controllo del prezzo.
La vicinanza tra gli impianti di produzione della materia prima e quelli di trasformazione, abbatte sia i costi che l’inquinamento generato dal trasporto dei materiali.
Diversificazione e patrimonio
Il terreno è l’immobilizzazione patrimoniale per eccellenza. Gli edifici vanno e vengono, il suolo produttivo è invece un prodotto limitato e finito. Ciò lascia dedurre che investire sulla terra e sulla produzione diretta di una nuova materia prima che ha numerosissime forme di collocazione, sia una grande opportunità, anche nel caso in cui il soggetto non produca direttamente per sé, ma decida di vendere le proprie produzioni sui mercati.
Teniamo anche conto del fatto che si tratta, per l’Europa, di un mercato nuovo e quindi con enormi potenzialità di crescita.
Ritorno di Immagine per Brand e Prodotto
L’ identificazione del proprio marchio e prodotto con la sostenibilità è assolutamente premiante, e sempre di più lo sarà. Ciò che è inquinante, sta diventando rapidamente vecchio, mentre le nuove generazioni sono sempre più disposte a premiare ciò che va nella direzione di un ambiente difeso e preservato.
Produrre in maniera sostenibile è la nuova forma dell’innovazione tecnologica.
Fiscalità agevolata
Per l’Italia, il sistema della rendita agraria (o reddito dominicale) genera un regime di tassazione molto favorevole.
Fare rete conviene
L’industria che decide di investire in nuovi settori, come nel caso dell’agricoltura per la creazione di nuovi materiali, ha modo di affrontare questo percorso affiancata dai migliori professionisti del campo delle fibre vegetali del bambù, in sinergia con altre realtà impegnate nella stessa impresa, seppure con produzioni diverse.
Mantenimento della Customer Base
Materiali e prodotti sostenibili cominciano ad affiancarsi a quelli tradizionali ed è inevitabile che, progressivamente, ne assorbiranno quote rilevanti di mercato. Muovendosi con lungimiranza, si può anticipare il problema, in modo da poter mantenere nel tempo i propri clienti, prima che questi comincino ad identificare l’azienda come qualcosa di “superato”, ricercando prodotti di nuova generazione.
Sostenibilità di bilancio
Sempre più le imprese vengono valutate dagli investitori istituzionali e dal mercato in generale non solo per la correttezza del proprio bilancio di esercizio, ma anche su quella del bilancio di sostenibilità.
Rendita perpetua
Ogni ettaro di foresta di bambù produce a ciclo continuo, per un secolo, enormi quantità di ossigeno, cibo e legno. Per questa ragione un impianto di bambù risulta essere un patrimonio stabile e dalla lunga rendita. Un vantaggio economico e naturale di cui potranno beneficiare anche le prossime generazioni.